Alla scoperta!

La sequenza che vi propongo, e che mi sono proposta, prevede un risveglio generale del corpo per verificare attraverso la pratica la nostra risposta ai movimenti. La modalità di esecuzione è la sequente:

  • le parti in dinamica vanno ripetute per 3 volte
  • le parti in statica vanno mantenute per 5 respiri

Come potete vedere si inizia con hasta karana, detti anche 8 movimenti della colonna vertebrale. In questa fase c’è un lavoro generale di tutto il corpo in dinamica, e già da qui si può iniziare a vedere dove c’è più necessità di lavorare. Poi si prosegue con un lavoro di allungamento delle braccia facendo attenzione a mobilitare anche la scapola e non soltanto il singolo arto. Le posizioni in piedi successive servono sostanzialmente per:

  • ristabilire il contatto dei piedi con la terra
  • riprendere la retroversione del bacino, e di conseguenza riavvicinarsi alla tonicità della parte bassa dell’addome
  • ritrovare un leggero mulabandha nella retroversione
  • allineare la colonna nella parte lombare rimanendo ben aperti nella parte superiore/toracica grazie alla posizione delle braccia

Una volta arrivati nella posizione quadrupedica si lavora un pò:

  • sulla tonicità dei glutei, mantenendo sempre il contatto con la cintura addominale perchè la parte lombare deve rimanere allineata
  • sull’allungamento della parte posteriore della colonna mantenendo attiva la posizione di shashankasana

Come respirazione ho inserito due possibilità, la respirazione completa oppure kapalabhati. Nel primo caso possiamo agire separando le tre fasi respiratorie, oppure procedendo in una unica fase con, o senza, l’aiuto delle braccia. Il secondo caso di serve per recuperare un pò di energia, qualora ci sentissimo molto stanche, oppure è utile per ritrovare il movimento dell’addome nelle due fasi respiratorie.

Prima di tornare nella posizione eretta ho trovato utile contattare un pò le nostre anche nella posizione della rana, o mandukanasa, andando ad aprire alternativamente le ginocchia verso l’esterno. Nella fase di sollevamento, qualora volessimo, potremmo sostare per qualche respiro con il bacino parallelo al pavimento e le braccia ai lati della testa. Nell’eventualità la posizione dovesse risultare troppo faticosa è possibile portare alternativamente le braccia ai lati della testa lasciandone una di supporto alla colonna sul ginocchio.

Non mi resta che augurarvi Buon lavoro!

OM SHANTI

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