Ardha Kurmasana

“Assidersi in modo equilibrato, comprimendo l’ano con le due caviglie poste in ordine inverso: quelli che conoscono lo Yoga sanno che questo è il kurmasana (posizione della tartaruga).”  

H.Y.P. I,22

Inoltre, nell’HathaYoga Pradipika si dice quanto:

“Il testo descrive una posizione seduta coi glutei appoggiati sui talloni, come nella più nota vajrasana, ma con le caviglie incrociate. Oggi è generalemente chiamata con questo nome una posizione di allungamento in avanti in cui, a differenza di Paschimottanasana, si tengono le braccia infilate sotto le gambe.”

Ardha Kurmasana si differenzia dalla posizione classica Kurmasana o posizione della tartaruga solo per la posizione delle gambe, le quali saranno flesse con i piedi poggiati a terra. Gli effetti generali saranno identici tra le due poiché nella posizione di massimo piegamento in avanti la distensione della parte posteriore non subirà variazioni, anzi verrà agevolata dalla posizione delle gambe le quali permetteranno al bacino di ruotare con più facilità. Il piegamento in avanti verrà agevolato dal l’espirazione e dalla spinta del busto in avanti. Grazie a quest’ultima la parte dorsale sarà oggetto di scioglimento nonché di mobilità. Per assumere Ardha Kurmasana  bisogna assumere una posizione seduta, curando gli appoggi degli ischi sul tappetino, i piedi sono posti davanti al pube distanti tra di loro. Le mani sono posizionate sugli stinchi, espirando adagiare il busto sulle cosce mentre le mani scivoleranno verso i piedi per accomodare il movimento di discesa. Una volta raggiunto la posizione consona al proprio corpo rilassare completamente la muscolatura posteriore ed abbandonare la testa in avanti. In questa fase le mani varieranno la loro posizione spostandosi sotto le ginocchia con i palmi verso il pavimento, le braccia saranno allungate lateralmente fino a portare i gomiti sotto le ginocchia.

La staticità deve essere accompagnata da respirazioni profonde che andranno ad agire sul plesso solare e sullo stiramento della parte posteriore.

Per ritornare nella posizione iniziale inspirando scivolare in avanti con la fronte e portare il busto eretto. In questa fase bisogna fare tesoro dell’esperienza vissuta lasciandosi invadere dalle sensazioni.

Come tutte le posizioni di flessione in avanti si assiste ad una interiorizzazione durante la fase statica. Inoltre, è necessario sottolineare che il praticante con problemi di:

  • ernia del disco
  • sciatica
  • artrite cronica

deve assumere la posizione con un insegnante che possa applicare le varianti del caso.

I benefici della posizione della tartaruga sono molteplici, per tale motivazione è importante assumerla:

  • tonifica gli organi addominali
  • aumenta la circolazione sanguigna nella colonna vertebrale
  • allenta le tensioni nei nervi spinali
  • rilassa la mente
  • aumenta la sicurezza in se stesso

Lascia un commento