Il Cervo

Considerato un animale dotato di poteri magici. I nati sotto questo segno sono molto creativi e hanno un’innata gentilezza e capacità di mettersi nei panni degli altri, prediligono la pace e la tranquillità ed evitano ogni genere di conflitto. Il colore dell’aura è Arancio-giallo. L’uccello protettore è l’usignolo.

Le caratteristiche di questo segno istintivamente mi hanno fatto pensare ai concetti di yama e niyama introdotti negli Yoga Sutra di Patanjali ed in particolar modo ho pensato a satya e samtosa. Se analizziamo queste ultime possiamo vedere delle affinità, specialmente per la capacità di essere gentili con gli altri vivendo senza alcun conflitto, il quale è una forma di appagamento che il praticante ha introdotto nella propria vita attraverso la pratica.

Inoltre, il colore dell’aura mi ha fatto pensare subito all’associazione dei chakra. In questo caso potrei dire che l’attenzione va posta a Muladhara e Svadhisthana chakra, due chakra legati alla radicalita’ del nostro essere. Infatti, analizzandoli ci rendiamo conto che anche il profilo di cui si compongono è pertinente alle caratteristiche del cervo.

Dopo lo stop estivo sono dell’idea che ritrovare il contatto con la terra sia sempre utile, inoltre, la quotidianità ci allontana un pò dallo stare in noi stessi e percepire i messaggi che il nostro corpo ci invia. Vediamo ora la struttura delle lezioni create in base a questo periodo/animale:

Prima Lezione – Volta a prendere contatto con il proprio corpo eseguendo i movimenti in sintonia con le fasi respiratorie.

Marjariasana: portando la consapevolezza al movimento del bacino in funzione delle fasi respiratorie

Movimento del bacino:  scivolare con il ginocchio destro in avanti allungando la gamba indietro, le mani sono posizionate ai lati delle ginocchia e le braccia sono allungate. Effettuare delle oscillazioni con il bacino verso l’interno e l’esterno portando la consapevolezza al movimento che si sta effettuando.

Saithalyasana

Vajrasana: per osservare le sensazioni di quanto effettuato precedentemente

Mandukasana: mani posizionate davanti alle ginocchia e colonna vertebrale arrotondata. Nell’inspiro avvicinare le ginocchia al pavimento e flettere le dita dei piedi, nell’espiro allontanarle avvicinando il più possibile il sacro al pavimento.

Allungamento posteriore delle gambe: lasciando la colonna vertebrale morbida e flessa in avanti

Tadasana: per la consapevolezza dei punti di appoggio e l’osservazione dei ritmi corporei (respiro, ritmo cardiaco..).

Scioglimento delle spalle: nell’inspiro porto gradualmente le braccia verso l’alto facendo partire il movimento dalle spalle, nell’espiro le riporto ai lati del busto.

Tadasana: con le ginocchia flesse effettuare dei movimenti di antero e retroversione portando la consapevolezza al movimento del bacino.

Allungamento del tronco: inspirando sollevare le braccia portandole ai lati della testa fino ad unire i palmi delle mani, espirando confermare la retroversione e rilassare le spalle. Effettuare il movimento per alcune volte al fine portando l’attenzione alla parte inferiore e superiore del corpo.

Allungamento laterale: inspirando flettere verso destra e confermare l’appoggio al pavimento del piede sinistro, espirando tornare al centro. Effettuare il movimento di flessione nella parte opposta rispettando le fasi respiratorie.

Tadasana: allungamento delle vertebre cervicali abbandonando la testa in avanti

Ardha Uttanasana

Mandukasana: con le braccia poste al centro delle gambe portare alternativamente verso l’esterno le ginocchia.

Posizione seduta: con le gambe allungate ed i piedi a martello contrarre i quadricipiti e far risalire le ginocchia.

Pawanmuktasana: dopo aver effettuato qualche respirazione in questa posizione, espirando portare la testa verso le ginocchia ed inspirando tornare a terra cercando di lasciare il mento verso lo sterno.

Allungamento della colonna vertebrale: Portare le mani dietro la nuca ed i piedi vicino ai glutei. Effettuare qualche movimento di antero e retroversione sollevando di qualche cm la testa da terra.

Torsione semplice: portare le gambe oltre al linea delle anche e le mani dietro la nuca. Espirando portare le ginocchia verso destra, inspirando tornare al centro ed al prox espiro portare le ginocchia verso sinistra. Ripetere in dinamica portando l’attenzione al fianco soggetto all’apertura nella torsione.

Allungamento della colonna vertebrale: riportare le gambe sulla linea delle anche con le braccia ai lati del busto. Inspirando scivolare leggermente in avanti con i piedi lasciando le lombari al pavimento, espirando accentuare la tonicità della cintura addominale.

Shavasana: per osservazione delle sensazioni e per prendere coscienza del movimento dell’addome durante le fasi inspiratorie.

Seconda Lezione – Volta al movimento lombo-pelvico per la percezione del bacino e della cintura addominale.

Sukhasana: percezione delle tre fasi respiratorie con il supporto delle mani rispettivamente all’addome, alle costole fluttuanti, alle clavicole. Marjariasana: per entrare in contatto con le forme della colonna vertebrale eseguendo la respirazione yogica completa.

Vyaghrasana: per prendere la consapevolezza della cintura addominale e della contrazione pelvica che viene richiamata automaticamente dal movimento.

Shashankasana: per l’osservazione delle sensazioni.

Variante Marjarisana(bacino): con gomiti a terra sotto le spalle percepire la zona dorsale ed il movimento del bacino nell’antero e retroversione.

Variante shashankasana: per prendere contatto con il movimento dell’addome. Allargare le ginocchia lasciando i piedi vicini, mani sotto al mento e gomiti vicini.. sguardo all’orizzonte.

Variante Marjarisana(dorsali/anche): dalla posizione della  prostrazione inspirando scivolare con la fronte in avanti fino a risollevarsi nella posizione quadrupedica, espirando arrotondare la colonna e portare i glutei verso i talloni. Ripetere il movimento in dinamica.

Shashankasana: per l’osservazione delle sensazioni.

Makarasana: per entrare in contatto con l’addome attraverso il supporto del pavimento.

Dandasana: per prendere consapevolezza con la retroversione del bacino attraverso il supporto del pavimento.

Posizione Supina: per allineamento della parte lombare. Piedi vicino ai glutei e mani dietro alla nuca. Dopo qualche respirazione nella posizione statica per prendere consapevolezza con la respirazione diaframmatici, espirando sollevare la nuca e rimanere in statica effettuando qualche altra respirazione.

Torsione semplice: allargare le ginocchia oltre le anche e deporre le mani dietro la nuca con i gomiti verso l’esterno. Espirando portare le ginocchia verso destra, inspirando ritornare al centro. Eseguire in dinamica da ambo le parti e poi sostare in statica girando la testa dalla parte opposta alle ginocchia.

Pawanmuktasana

Supta Pawanmuktasana: portando l’attenzione alla retroversione del bacino ed all’addome che rimane attivo durante l’allungamento della gamba che arriva a terra e si ritorna in posizione.

Shavasana: consapevolezza su tutto il corpo per un rilassamento rapido.

Terza Lezione – Volta all’introduzione di mulabandha spontaneo nelle posizioni a terra ed in piedi.

Posizione supina: piedi vicino ai glutei. Con l’aiuto delle mani portare la consapevolezza all’addome e successivamente al torace nelle due fasi respiratorie.

Pawanmuktsana

Supta Pawanmuktsana: lasciare il piede vicino al gluteo anziché allungare la gamba a terra. Eseguire dei movimenti di antero e retroversione portando la consapevolezza agli appoggi. Utilizzando il ginocchio che è al petto inspirando portarlo verso l’esterno ed espirando verso l’interno, ambedue le mani partecipano al movimento. Portare le mani dietro il ginocchio ed inspirando allungare la gamba verso l’alto, espirando avvicinare la fronte al ginocchio. Effettuare il movimento di avvicinamento ed allontanamento in dinamica seguendo le fasi del respiro,  successivamente portare la gamba a terra in maniera frazionata allungandola nella fase inspiratoria.

Shavasana: consapevolezza alle parti del corpo

Ripetere la sequenza di Supta Pawanmuktsana dall’altra parte.

Posizione supina: piedi vicino ai glutei.  Inspirando sollevare le braccia ed espirando portarle ai lati della testa in modo frazionato, ripetere il movimento per alcune volte. Portale le mani dietro la testa ed unire le piante dei piedi con le ginocchia che convergono verso l’esterno, effettuare movimenti di antero e retroversione nella posizione indicata.

Torsione parte lombare: nella fase espiratoria portare la gamba destra sulla sinistra, inspirando ritornare nella posizione iniziale ed espirando ripetere dalla parte opposta. Eseguire il movimento in dinamica e poi in statica per qualche respiro.

Shavasana: ascolto delle sensazioni

Saithalyasana

Mandukasana: Torsione della parte superiore con l’aiuto delle braccia nella fase inspiratoria.

Tadasana

Variante Ardha chandrasana: con gambe aperte più delle anche. Inspirando flettere verso destra ed espirando tornare al centro, al successivo inspiro flettere verso sinistra.

Allineamento colonna vertebrale: ginocchia flesse ed avambracci che poggiano sulle cose, testa in linea con la colonna vertebrale.

Mandukasana: ascolto delle sensazioni

Posizione supina: piedi vicino ai glutei ed avambracci sollevati con le mani chiuse a pugno. Inspirando fare pressione con tutta la parte posteriore al pavimento, espirando eliminare le contrazioni superflue.

Setu bandhasana

Allineamento della colonna: trazione della testa con le mani dietro la nuca, retroversione del bacino. Allontanare progressivamente i piedi dai glutei senza alzare le lombari da terra.

Shavasana: ascolto delle sensazioni

Torsione dinamica colonna vertebrale: mani dietro la nuca e caviglie incrociate. Espirando portare i piedi a destra e la testa a sinistra, inspirando ritornare al centro. Al successivo espiro portare i piedi a sinistra e la testa a destra, ripetere per alcune volte e poi cambiare l’incrocio della caviglie.

Shavasana: consapevolezza all’addome

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