I Vayu

Vayu deriva dalla radice va che vuol dire soffiare, sventolare.. Trattandosi di un aspetto legato alla fisiologia sottile c’è necessità di una grande capacità di percezione per vivere questo soffio che si avvicina a noi, inoltre è di fondamentale importanza anche l’introspezione che può essere “attivata” con un pratiche specifiche. La descrizione dei vayu la possiamo trovare nella Shiva Samhita (III, 1/10) oppure nella Madukya Upanishad.

Appartenenti a Pranamaya kosha i più importanti sono 5:

  • prana (elemento acqua)
  • apana (elemento terra)
  • samana (elemento fuoco)
  • udana (elemento aria)
  • vyana (elemento etere)

Prana è la forza che attrae il respiro verso l’interno, localizzato nell’area toracica tra la laringe e la sommità del diaframma. E’ associato al cuore ed agli organi respiratori.

Apana è la forza che regola l’espulsione delle scorie dal corpo e che espelle l’aria dal corpo. Inoltre, governa l’addome ed è localizzato sotto la regione dell’ombelico; l’energia è fornita all’intestino crasso, ai reni, all’ano ed ai genitali.

Samana è responsabile della trasformazione. A livello fisico controlla il sistema digestivo perchè è correlato all’assimilazione ed alla distribuzione dell’energia contenuta nel cibo, a livello evolutivo è correlato alla kundalini ed all’espansione della coscienza. La sua localizzazione è tra il cuore e l’ombelico.

Udana armonizza ed attiva gli arti e tutti i muscoli, i legamenti, i nervi e le articolazioni ad essi associati. Per tale motivazione è responsabile della postura eretta del corpo e della capacità di colloquiare con il mondo esterno attraverso la consapevolezza. L’energia di questo vayu attiva gli occhi,  il naso, le orecchie e la lingua controllando anche la testa ed il collo.

Vyana pervade tutto il corpo andando a regolare i sui movimenti e coordinando gli altri prana.

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