Inno alla felicità!

Ho cinque minuti per me e cerco di mettere su carta una riflessione che sto maturando da molti mesi. L’essere umano, moderno, é costantemente alla ricerca di:

  • certezze (emotive ed oggettive)
  • felicità

Ci sono milioni di libri, film, fiabe, racconti su questi due argomenti che tutti hanno letto almeno una volta nella vita … ma non hanno assimilato al 100%.

Penso che spesso sottovalutiamo il CORAGGIO che e’, si dentro ciascuno di noi ma latente, perché risiede in un angolino e zitto zitto attende che qualcuno lo desideri così ardetemente da farsi vedere!

Analizzando alcuni momenti del mio vissuto ho capito che non sempre le certezze portano alla felicità. La quotidianità, l’abitudine sono certezze nelle quali noi inconsciamente ci rifugiamo; quando le possediamo ci sentiamo coccolati, come se fossimo a casa. Proprio questa casa potrebbe diventare all’improvviso la nostra prigione, il nostro coraggio potrebbe rimanere chiuso lì rendendoci tutto più pesante ed ostile.

Per sconfiggere questo attentato che facciamo a noi stessi dobbiamo uscire dal seminato ed avere il coraggio di:

  • abbandonare le abitudini
  • sorridere quando siamo afflitti
  • accarezzarci e dirci che ci vogliamo bene quando ci sentiamo stropicciati oppure “giù di corda”
  • alzare la testa quando sentiamo che la forza di gravità la spinge verso il basso

In questi secoli di studi abbiamo costruito percorsi, abbiamo studiato ogni singola parte del nostro corpo ma forse, e sottolineo forse, abbiamo sottovalutato che tutto deve partire da noi.. se noi stessi pensiamo sempre a quel qualcosa che potrebbe renderci migliori e non ci soffermiamo sulle nostre potenzialità, non ci sarà cura o percorso o medico che ci può aiutare.

Il tanto decantato “qui e ora” che si trova anche negli Yoga Sutra di Patanjali penso riguardi non soltanto il concetto di vivere il momento, ma penso faccia riferimento anche alla necessità di essere “elastici” per plasmare la nostra mente e le nostre emozioni in base al momento. Su questo concetto lo yoga é straordinario perché porta l’accento sul far emergere le sensazioni ed elaborarle senza giudicarsi. Concetti, questi, che la nostra istruzione e/o la nostra quotidianità ha messo molto a tacere per fare spazio ai concetti di dover fare, dover ottenere, dover conquistare..

Se vogliamo, e con i dovuti modi e spazi, possiamo unire le due cose e vivere una vita più stabile nonostante le molteplici incertezze che si trovano nel cammino. Non dobbiamo chiuderci in noi stessi, é inutile”imbrutirsi” e mettersi una corazza addosso.. avremmo solo un fardello in più da gestire.. ed anche molto impegnativo e complesso! Condividere con chi ci é vivino tutto quello che fa parte di noi, ascoltare quello che gli altri hanno da dirci, vivere le gioie e le sofferenze degli altri sono tutti arricchimenti per noi stessi.

Ho sentito l’esigenza di scriverr queste semplici cose poiché spesso mi chiedo la felicità cosa é. La risposta che dico a me stessa ogni volta é: “la felicità é un momento, non dura per sempre, ma lascia un sentiero dentro di noi!” Successivamente arricchisco la risposta dicendomi che: “la felicità sarà anche un attimo ma se abbiamo il coraggio di trovarla in ogni situazione abbiamo la possibilità di incontrarla più spesso.”

Sorridere con l’animo é fondamentale anche se non sempre é facile e possibile. Sfruttiamo i momenti più bui per far emergere con più intensità la luce nelle volte successive… piano piano la vita si rivela meglio di quello che pensiamo.

Un caro saluto a tutti.

Francesca.

 

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