Introduzione Posizioni Erette

Negli asana che vengono eseguiti nella posizione eretta bisogna tener conto soprattutto dell’appoggio dei piedi al pavimento. La percezione di questa parte fa sì che il resto del corpo si elevi verso l’alto senza nessuno sforzo muscolare e sconfiggendo, addirittura, la forza di gravità! :o)

Se curiamo fin dal principio l’appoggio dei piedi, la flessione delle ginocchia e la retroversione del bacino avremo in dono la possibilità di non stancarci rimanendo in piedi.. anzi più rimarremo in questa posizione e più avremo la percezione della stabilità/robustezza della parte inferiore e della leggerezza della parte superiore. Il piede è considerato il principale organo di senso e di moto antigravitario del corpo umano perchè attraverso i recettori comunica con tutto il corpo ed attraverso i muscoli, legamenti e tendini riceve ed esegue dei comandi. La sua struttura è molto complessa ma per quello che riguarda questo paragrafo possiamo riassumere dicendo che per mantere una buona posizione:

–  di fondamentale importanza sono i 3 punti d’appoggio (centro tallone, primo e quinto metatarso)

– le dita devono essere il più possibile allungate al fine di garantire una buona stabilità

– deve essere costante la percezione della pianta del piede al tappetino

 Non dimentichiamoci che una buona base infonde sicurezza a livello psico-fisico, quindi dobbiamo essere parte integrante dei nostri piedi nel momento in cui decidiamo di assumere degli asana nella posizione eretta. Ce ne sono dei più svariati e ci sono varie metodologie per stimolare la parte ad essere recettiva anche ai minimi spostamenti, che si tratti di posizioni per rinforzare i quadricipiti oppure di posizioni di equilibrio l’importante è diventare la base d’appoggio!

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