Virabhadrasana II

Virabhadrasana è un asana con diversi livelli di esecuzione, in questo articolo ci limiteremo a presentarne solo il secondo. Il suo nome deriva dal divino Virabhadra, al quale è stata dedicata la posizione detta anche “posizione del guerriero”. Un guerriero, che in realta’, cerca di sconfiggere l’ignoranza che è la madre della sofferenza nell’universo. La sua esecuzione richiede una stabilità ed una forza nelle gambe, forse proprio per il fatto che la parte inferiore sorregge quella superiore, la quale è aperta alle avversità; il torace assume una postura ampia grazie anche alla posizione delle braccia. La posizione di partenza è in piedi con le gambe divaricate, inspirando ruotare il piede sinistro verso l’esterno e successivamente ruotare quello destro verso l’interno. Espirando mettere la retroversione cercando di mantenere il bacino frontale. All’inspiro successivo sollevare le braccia portandole sulla stessa linea delle spalle, espirando flettere il ginocchio sinistro e girare la testa a sinistra. Ovviamente in questa fase l’affondo della gamba ci fa ‘sversare’ un po’ il bacino, l’importante è mantenere la tonicità dell’addome ed accertarsi che il busto sia sulla sulla stessa linea della gamba posteriore. La respirazione è soprattutto toracica, quindi questo asana ha un effetto bramano, ovvero riscalda ed infonde energia, su chi lo pratica. Le difficoltà che potrebbero incontrarsi nell’esecuzione di questo asana potrebbero essere legate a:

– scarsa apertura delle anche (c’è una forte stimolazione/allungamento dell’ileo psoas)

– debolezza delle caviglie

– muscoli posteriori delle gambe poco flessibili ( nella gamba posteriore è richiesto un forte allungamento)

In base a quanto suddetto suggerirei di inserire questo asana in una lezione soltanto dopo aver ‘trattato’ in punti cardine per renderla stabile e confortevole. Inoltre, se viene praticata di sera bisogna equilibrare l’effetto energizzante con delle posizioni e/o respirazioni che vadano a lavorare sulla parte langhana (flessione in avanti, ujjayi….).

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