YIN YOGA: un lavoro in profondità

 

Lo Yin Yoga nasce negli anni ’90 grazie a Paul Grilley, il quale estrapolò le posizioni Yin e creò una pratica a sé stante.

Tale pratica fonde gli insegnamenti di due diversi lignaggi:

  • Hatha Yoga
  • Medicina Cinese Taoista Yin Yang

Come alcuni sapranno nell’Hatha Yoga l’energia viene lavorata attraverso i chakra, mentre nella filosofia cinese il “Qi” circola attraverso i meridiani.

Benefici

I benefici dello Yin Yoga sono molteplici poiché:

  • rafforza i tessuti connettivi
  • stimola il sistema digestivo ed il cuore
  • esercita i legamenti attraverso la sollecitazione
  • dona spazio forza e spazio alle articolazioni attraverso la sollecitazione
  • può aumentare l’area di movimento e flessibilità facendo diventare il movimento naturale

Il lavoro che viene effettuato si basa sulla sollecitazione, ovvero la tensione che si applica ai tessuti per rinforzarli e allungarli. Tale lavoro è efficace anche sul piano energetico, pertanto è possibile mettere in movimento energia nel proprio corpo attraverso una pratica ben incentrata.

Quando praticare 

Sono previste 36 asana principali che possono essere praticate: 

  • la mattina presto
  • la sera prima di coricarsi
  • quando si hanno i muscoli freddi, per dare la possibilità di sollecitare i tessuti più profondi
  • in primavera o estate
  • quando la vita è troppo “yang”, frenetica
I principi

I principi dello Yin Yoga sono molto semplici e ci vengono forniti da Sarah Powers:

  • quando si prende una posizione bisogna trovare il punto in cui si attiva una resistenza costruttiva, ovvero che mette alla prova il nostro corpo e stimola il lavoro profondo
  • rimanere immobili nella posizione mantenendo i muscoli fermi. Solo in questo modo è possibile  un allungamento profondo. Di grande importanza in questa fase è la connessione con il respiro, un respiro calmo calma la mente e rende possibile la trasformazione.
Utilizzo dei supporti

L’utilizzo dei sostegni è importante in questa pratica poiché:

  • aumenta la sollecitazione della zona interessata all’asana
  • diminuisce la sollecitazione delle zone non interessate all’asana
  • crea lunghezza e spazio
  • l’utilizzo dei supporti aiuta il praticante a sostare nella posizione senza eccessivi sforzi, ne consegue un rilassamento totale del corpo
Conclusioni

Dopo questa breve introduzione allo Yin Yoga vi suggerisco di seguire le pratiche presenti su YT per rendervi conto dei benefici di questa pratica che ha ben molto da condividere con il “vecchio” Hatha Yoga.

OM SHANTI

 

 

 

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