Yoga 4 ever.. Anche al mare!!

Come indica il nome del mio blog, ‘vita da yoga’, nel mio inconscio c’e’ sempre l’attenzione nel sentire il mio essere (corpo, mente ed emozioni) nei vari momenti della giornata.

Per questo, anche mentre gustavo il mio riposo in vacanza, ho notato come certe posizioni assunte naturalmente sul lettino possono aiutarci ad osservare le nostre chiusure o contrazioni. Successivamente mi sono anche sbizzarrita ad assumere uno o due asana in piscina per vedere come l’acqua potesse influire sul mantenimento e sul vissuto. 🙂

Ma iniziamo dal paragrafo LETTINO …. La stagione e’ ancora tutta da vivere :oD

Partendo da una posizione supina con il dorso sollevato di 45 gradi portare i piedi verso il perineo, come se dovessimo assumere siddhasana, e mettere la retroversione nell’espiro.  E’ facilmente riconoscibile la parte impattata da questa posizione, tutta la muscolatura dell’interno coscia ed inguinale viene allungata. E’ anche possibile effettuare  in dinamica l’allungamento di questa parte ‘giocando’ con il bacino attraverso l’antero/retroversione. Inoltre, per coloro che non sono molto flessibili e’ possibile assumere la posizine dei piedi partendo da seduti, e solo successivamente poggiarsi con il busto sul lettino. Questa variante e’ possibile perché la base su cui siamo poggiati non è rigida e quindi aiuta anche chi ha problemi con l’apertura delle anche a spostare in avanti il bacino naturalmente.  Una ultima nota: per gli amanti delle posizioni ardha è possibile effettuare quanto suddetto prima da una parte e poi dall’altra, l’attenzione va portata sulla parte con la gamba flessa ed il tallone al perineo. In questo modo il lavoro sulla parte inguinale è molto predominante.

Un’altra posizione che passa quasi inosservata a coloro che ci circondano è questa che lavora sulla parte dorsale, o almeno questa è la parte sulla quale ho portato l’attenzione! Sdrairsi sul lettino con molta cautela, portare l’attenzione alle spalle ed effettuare degli allungamenti della parte dorsale. Tale  attivita’ e’ possibile spostando le suddette verso l’esterno, le braccia sono abbandonate ai lati del busto. Quando avvertiamo la parte posteriore dorsale ben aderente al lettino possiamo posizionare le mani sulle creste iliache ed effettuare dei movimenti di antero/retroversione. In questo caso la parte cervicale viene massaggiata dal movimento e quindi anche questa parte viene ammorbidita.

Una terza scoperta che ho potuto effettuare mentre godevo dello spettacolo delle onde riguarda la respirazione addominale con la retroversione del bacino assunta. In questo modo la parte lombare è allineata, quanto possibile considerando la base morbida, e tutti gli organi addominali vengono massaggiati al ritmo dell’inspiro e dell’espiro. Questo ultimo è interessante dopo aver sguazzato un pò nell’acqua..

Paragrafo PISCINA… per scoprire come l’acqua ci rende più flessibili e leggeri! :oD

Poggiatevi sul bordo della piscina sorreggendovi con le braccia, la schiena e la pianta del piede sono aderenti alla parte verticale. Inoltre questi ultimi devono essere posti sulla stessa linea delle anche, le ginocchia ovviamente rimangono flesse per permettere l’appoggio corretto. Lentamente fate scivolare le mani sul bordo fino ad arrivare con le braccia sulla stessa linea delle spalle, ovviamente la schiena si distacca per fare spazio al movimento. L’inarcamento di danurasana avviene nel momento in cui portiamo il pube in avanti aiutandoci anche dalla spinta dei piedi, la testa segue la forma presa dalla colonna ma se abbiamo dei problemi alla parte cervicale è possibile lasciarla con il mento verso lo sterno. Dovete provare questo asana in acqua per capire effettivamente quali parti coinvolge, quando lo facciamo a terra la forza di gravità ci obbliga a resistere alla spinta verso il basso e quindi la fatica potrebbe annullare alcuni aspetti.. io sono rimasta notevolmente scioccata nel sentire il senso di apertura che dona. come dice una pubblicità: Provare per credere!

Un’altra scoperta avvenuta per puro caso riguarda l’assunzione di stambasana e vi posso assicurare che è notevole il coinvolgimento dei muscoli addominali che si può percepire nella staticità. La posizione di partenza è simile alla precedente, schiena poggiata alla parete verticale della piscina e braccia allungate sul bordo della stessa.
Le gambe devono essere portate inizialmente al petto per sentire l’aderenza della parte posteriore e successivamente devono essere poste a 90° davanti a noi. L’addome deve rimanere tonico per permettere alle lombari di rimanere allineate.. in questo modo ho sentito molto di più la tonicità della parte bassa! Sicuramente ricorderò la sensazione effettuandola a terra..

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