Ottavo giorno con Patanjali

I sutra che andremo a menzionare appartengono alla seconda parte del SAMADHI PADA – 23,24,25,26,27,28,29

”Ishvara-pranidhanad va” – l‘abbandono a Dio

Il samadhi può essere raggiunto anche fondendo i propri desideri con la volontà divina. Quindi, oltre al saper arrestare le fluttuazioni mentali é importante riuscire ad accantonare il desiderio che scaturisce per gratificarci, il quale è sempre una fonte di inquinamento.

Klesha-arma-vipskasayair aparamrstah purusha-visesa Ishvarah” – l’Ishvara è un purusha no  toccato dalle afflizioni, dalle azioni e dai risultati delle azioni

In questo sutra abbiamo due modi di vedere l’isvhara. Il primo lo vede come un’unità individuale di Coscienza divina; il secondo lo vede come un’entità slegata al ciclo evolutivo. In questa ultima visione vuol dire che é libero dai klesha, dal karma e ha raggiunto il kaivalya forse perché è sempre stato libero accogliendo il divino presente in se stesso.

Tatra niratisayam Sarvajna-bijam” – in Lui il seme dell’onniscenza

Lo yoga porta la sua attenzione sull’individuo e sul divino che dimora in lui, secondo gli Yoga sutra l’uomo entra nell’incondizionata libertà attraverso la fede; quest’ultima considerata non come religione, ma come energia presente nella struttura psicologica umana. Vimala dice:”quando sei unificato alla sorgente della creazione, con l’aiuto della fede e del simbolo Om, l’attività cerebrale si arresta e sei libero dalla conoscenza e dalle esperienze, in stretto rapporto con la coscienza originaria, sei unito a quell’energia conoscitiva del puro testimone”.

Sa purvesam api guruh kalenana-vacchedat” – non essendo limitato egli è persino il maestro degli antichi

L’ishvara sopravvive e continua durante tutti i mutamenti, viene considerato l’unico e vero insegnante esistente al mondo. Possiamo identificarlo come il guru di tutti i guru che ci sono stati nel mondo e continuerà ad esistere fino a quando la specie umana esisterà proprio perché non è limitato nel tempo.
Tasya vacakah pranavah” –  il suo designatore é l’OM

L’OM é il simbolo della matrice dell’energia creativa, attraverso la sua ripetizione l’uomo cerca di entrare in contatto con il supremo che dimora in se stesso. Una volta raggiunta la  condizione ottimale la conoscenza frammentaria si arresta e si manifesta la pura visione.

Tajjapas tad-artha-bhavanam” – la sua ripetizione costante e la meditazione sul suo significato

La ripetizione costante del suono Om nel suo pieno riconoscimento porta all’unificazione alla sorgente della creazione; contrariamente porterà solo un beneficio a livello fisico e psicologico.

Tatah pratyak-cetanadhigamo ‘pyantaraya-bhavas ca” – da ciò deriva la scomparsa degli ostacoli e il volgersi della coscienza verso l’interno

Col tempo l’individuo percepirà la sua vera natura e non sarà più disturbato dagli ostacoli che si potranno presentare durante il cammino verso il samadhi.

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