Virasana

Virasana o “posizione dell’eroe”.

In questo articolo andremo a parlare della posizione di virasana in una delle sue varianti. Lo scopo di tale analisi è volto a preparare il praticante al contatto con ajna chakra in una delle posizioni che, per eccellenza, è indicata per la meditazione. Menzionata da Swami Satyananda in un capitolo apposito del suo libro viene indicata come la posizione del filosofo o del pensatore, a voi le conclusioni!

Modalità di esecuzione

Si parte dalla posizione di vajrasana, successivamente si solleva il ginocchio destro per posare la pianta del piede a terra non distante dal ginocchio sinistro. Il gomito destro si posa sul ginocchio corrispondente e il mento si posiziona sul palmo della mano destra. Il palmo della mano sinistra è posizionato sul ginocchio sinistro, la colonna vertebrale e la testa sono dritte e  allineate. Lo sguardo è rivolto verso un oggetto, mantenendo gli occhi fissi il più possibile, oppure gli occhi sono chiusi per accentuare una interiorizzazione e una connessione maggiore con il respiro. Trattandosi di una posizione di concentrazione la respirazione è lenta e profonda, l’attenzione è rivolta al centro tra le sopracciglia (bhrumadhya), punto d’incontro delle due fasi respiratorie. E’ proprio grazie a questa attenzione al punto suddetto che si entra in connessione con ajna chakra, l’energia che fluisce in questo punto stimola la parte e ci rende più calmi e attenti. Sostare nella posizione un minimo di due minuti e poi ripetere tutto dalla parte opposta passando per vajrasana.

Benefici

I benefici di questo asana sono molto profondi , vediamoli di seguito:

  • permette una maggiore consapevolezza dei livelli inconsci 
  • induce al rilassamento
  • aumenta la concentrazione
  • aiuta la funzionalità dei reni, del fegato e di tutti gli organi addominali
  • rende la mente più leggera e i pensieri più chiari
Controindicazioni

Coloro che soffrono di:

  • ginocchia deboli
  • artrite
  • osteoartrite

devono praticare tale asana affiancati da un insegnante che possa seguirli nelle varie fasi, mettendo in atto eventuali varianti utili.

Approfondimenti

Nella Gheranda Samhita viene menzionata (II, 17) nella sua forma più tradizionale:

“Si ponga un piede su una coscia, appoggiata sull’altro piede volto all’indietro. Questo è detto virasana.”

Anche nell’ H.Y.P (I, 21) non si fa riferimento alla variante su descritta:

“Si appoggi saldamente un piede sulla coscia opposta e la coscia sull’altro piede. questo è chiamato virasana (posizione dell’eroe).”

Dopo aver analizzato l’aspetto teorico vi lascio alla vostra pratica.

OM SHANTI.

 

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