“Porre il corpo, dall’ombelico fino alle dita dei piedi, sul pavimento, porre le mani a terra, sollevare la testa come un serpente. Questa è chiamata la posizione del Serpente.
Aumenta costantemente il calore del corpo, distrugge tutte le malattie, e con la sua pratica si risveglia la Dea Serpentina.”
Gheranda Samhita II, 42-43
La posizione del cobra ha un effetto brahmanico per via della stimolazione del sistema nervoso orto simpatico. Viene detta anche posizione del cobra per via del sollevamento della testa e del tronco che si innalzano dal pavimento come un cobra.
Nell’esecuzione di questo asana c’è una forte sollecitazione del tratto lombare (L3-L4 in particolare) e del tratto cervicale (C1-C7). E’ compito del praticante, quindi, essere consapevole della parte che viene maggiormente stimolata al fine di non oltrepassare le proprie possibilità quando la si vive nella statica. L’esecuzione della posizione è stata oggetto di discussione da parte di Satyananda, Kuvalayananda e V. Lysebeth poiché:
La posizione delle mani dovrebbe essere secondo Satyananda con i palmi a terra sotto le spalle, secondo Kuvalayananda con i palmi all’altezza dei capezzoli e secondo V. Lysebeth con la punta delle dita in corrispondenza della sommità delle spalle.
Il sollevamento del tronco dovrebbe avvenire secondo Satyananda usando i muscoli dorsali e le braccia fino all’estensione completa dell’arco del dorso, secondo Kuvalayananda sollevando leggermente l’addome e l’ombelico nella prima fase e secondo V. Lysebeth scivolando in avanti con il naso ed il mento e successivamente innalzando il tronco con la contrazione della nuca e dei muscoli dorsali. Il peso del tronco si trasferisce tutto sull’addome.
Nella posizione statica ci sono due modalità perchè Satyananda propone che le braccia siano completamente distese, mentre V. Lysebeth propone le braccia rimangano leggermente piegate con le spalle abbassate, per permettere la curvatura nella flessoestensione; glutei, cosce e polpacci rimangono rilassati per tutta la durata dell’esecuzione. Ci tengo a sottolineare di fare attenzione ad impostare la retroversione del bacino prima di sollevare la parte superiore del busto, nella staticità sarà l’addome a sostenere il tratto lombare.
Trattandosi di una posizione che va a lavorare su alcune parti della colonna vertebrale molto delicate bisogna fare delle precisazioni, prima della sua assunzione:
- Chi soffre di ipertensione o enfisema deve fare attenzione ad assumere la posizione nella fase espiratoria.
- Chi soffre di protusioni del disco può assumere la posizione facendo attenzione ad allungare la colonna nella fase precedente. Le dita dei piedi rivolti verso il pavimento possono aiutare a non sollecitare troppo le lombari.
Da evitare in caso di ernia inguinale o calcoli renali.
Qualora ci fossero problematiche fisiche, ad esempio come indicato sopra, è consigliabile praticare bhujangasana con un insegnante esperto; in questo modo si può praticare in sicurezza sul proprio corpo e vivere l’asana in maniera comoda e stabile.
OM SHANTI